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martedì 8 settembre 2015

Colleghi

Lavorando ho notato che alcuni miei colleghi non hanno le idee molto chiare del funzionamento dell'apparecchiatura che utilizzano.
Ad esempio spesso in TC non mettono il paziente all'isocentro, non fanno bene lo scanogramma (e il sistema di controllo della dose non funziona come dovrebbe),...
Senza contare uso di protocollo "adulto" per paziente pediatrico.
Se gli chiedi il perché di un certo protocollo, le idee non sono  proprio chiarissime e se viene cambiato qualche passaggio nella procedura di acquisizione dell'esame vanno un po' in agitazione!


domenica 16 agosto 2015

C.R.O. di Aviano (PN): la preselezione

Il 31/07/2014 alle 8.30 si è svolta la prova di preselezione per il concorso bandito dal C.R.O. di Aviano.
Molte persone non si sono presentate anche perché lo stesso giorno c'era un'altra prova a Sanluri, in Sardegna.
Le domande erano principalmente sulla Radioterapia e sulla Medicina Nucleare con test a risposta multipla.

Ci sono solo gli ammessi alle prove concorsuali senza i relativi punteggi.

Elenco Ammessi

domenica 12 luglio 2015

Dipendenti pubblici

Credo che molti miei colleghi non si rendano conto della "fortuna" che hanno.
Si lamentano dello stipendio, dell'orario, della mensa ma non si rendono conto che se lavorassero con la Partita Iva potrebbero scordarsi: ferie pagate, mensa, giorni di malattia (spesso presi ad hoc),...

Colleghi che spariscono lasciandoti in situazioni poco simpatiche e quando finalmente li trovi,  ti dicono "stavo giusto venendo da te..." (sì, certo...) o li trovi a parlare dei fatti loro con persone di altri reparti in corridoio.

Ho anche assistito a scene assurde a mensa dove Medici stavano a sindacare con gli addetti su uno yogurt o un budino in più da prendere (e la mensa ci costa poco più di 1 €!!). E con un arroganza tale da prenderli a sberle.




giovedì 2 luglio 2015

I primi giorni in ospedale

Abituata ad un piccolo ambulatorio radiologico la realtà ospedaliera è tutta un'altra storia.

Arrivi in reparto e ovviamente non sai fare praticamente nulla perché non conosci i protocolli, le apparecchiature, le preferenze dei medici.
E ci sono metodiche che durante il corso di laurea hai visto solo da lontano.

Quindi il capotecnico ti fa fare un affiancamento e ti senti come quando facevi tirocinio, solo che adesso non sei a "fare tappezzeria" ma devi imparare e renderti indipendente nel più breve tempo possibile.

La mia grande fortuna è che ho trovato colleghi molto collaborativi e disponibili.

domenica 21 giugno 2015

Decisioni

Non è stato facile scegliere che cosa fare.
Dove lavoravo ero con la p. Iva ma era un lavoro "sicuro" a meno di stravolgimenti nella struttura direttiva.
L'incarico in ospedale è a tempo determinato, quindi tra qualche mese finirà ma io, vista la situazione lavorativa italiana, volevo, almeno una volta nella vita fare il lavoro per cui ho studiato in un vero ospedale come dipendente pubblico.
Nella struttura privata dove ho lavorato il mio posto andrà a qualcun altro quindi una volta finito l'incarico sarò disoccupata, con molta probabilità

Non so se la scelta che ho fatto sia stata la migliore per il mio futuro.

giovedì 18 giugno 2015

Telegramma!

Arriva il giorno che ricevi il telegramma per un incarico/sostituzione (di un avviso in cui neppure speravi).
Non hai ancora letto il telegramma che già l'ufficio assunzioni ti chiama per sapere se accetti.
Pochi giorni dopo ti chiama un altro ufficio per concordare questioni burocratiche e visite mediche...
Nel giro di una settimana la tua vita è sconvolta!

Hanno fretta...Molta fretta!

E tu devi ancora cercarti una stanza (perché ovviamente sei stata chiamata dall'altra parte d'Italia) e dare le dimissioni da dove lavori.

Non c'è tempo neppure per pensare...

Solo il futuro potrà dire se ho preso la decisione giusta.

Ovviamente le visite mediche/colloqui/burocrazia te le hanno messe in giorni diversi (Trenitalia e Italo ringraziano!).







sabato 6 giugno 2015

Pazienti poco informati

Una domanda: solo io mi trovo spesso a spiegare al paziente come verrà eseguita l'indagine, la sommaria descrizione dell'apparecchiatura utilizzata e quello che si va a vedere?
Possibile che i medici richiedenti non spieghino quasi nulla al paziente dell'indagine che richiedono?

Sarebbe il caso che trovassero 5 minuti per parlare con i propri pazienti...
Un paziente più informato sarebbe anche meno ansioso.

È chiaro che è anche mio compito spiegare al paziente cosa andrò a fare ma trovarmi davanti a persone che non hanno la più pallida idea del tipo di indagine a cui saranno sottoposti non aiuta.